La qualità dell’aria indoor viene valutata attraverso attività di monitoraggio di alcuni parametri di base, ad esempio COV, CO2, particolato, umidità e temperatura, per promuovere azioni migliorative all’interno degli edifici.
Abbiamo notato come si sia creata una generale attenzione al monitoraggio della CO2 nelle scuole durante la pandemia da Covid-19. La misurazione della CO2 deve essere interpretata come un indicatore sulla necessità di ricambio d’aria al fine di ridurre il rischio di contagio in caso di presenza di soggetti infetti che potrebbero rilasciare virus attraverso la respirazione, nonostante la concentrazione di anidride carbonica non sia correlata all’effettiva carica virale presente nell’ambiente.
La valutazione attraverso attività di monitoraggio è ovviamente necessaria per individuare soluzioni specifiche per la purificazione degli ambienti e per contenere la dispersione di calore ed energia che si ha con la ventilazione manuale.
I sensori Airwits Genano utilizzano la rete Sigfox wireless presente in tutto il mondo, con accesso tramite Servizio Cloud, un’applicazione facile da utilizzare che può essere gestita da PC o telefono cellulare, senza utilizzo di Wi-Fi.
Tra le funzionalità, si potrà impostare un indirizzo e-mail a cui segnalare il superamento della soglia limite.
È importante sapere che i sensori Genano sono assolutamente silenziosi, dotati di batterie garantite 5 anni e che i valori limite si basano su range stabiliti dalla comunità scientifica.
I sensori sono facili da installare e da configurare. Non sono richiesti cavi o modifiche elettriche perché dotati di batterie a lunga durata. I sensori possono essere posizionati direttamente nella stanza desiderata, dove il sistema inizia immediatamente a monitorare.
I dati sono disponibili ogni mezz’ora, dando la possibilità di definire con precisione le eventuali azioni correttive o interventi strutturali.
Se non vengono utilizzati strumenti per la sua analisi, la percezione della qualità dell’aria è soggettiva ed istintiva. Quando invece si posiziona un Genanometer in un locale frequentato da persone, i valori rilevati diventano oggettivi e comprensibili a tutti.
È fondamentale respirare aria pulita!
Si trascorre circa il 90% del tempo in spazi al chiuso; aria priva di inquinanti, virus e tossine diventa sinonimo di efficienza lavorativa e qualità di vita elevata.
Grazie al suo utilizzo avrai sempre a tua disposizione i report aggiornati sulla qualità dell'aria interna.
Genanometer è:
- Conveniente
- Facile da utilizzare
- Visivamente chiaro ed elegante
- Sicuro
Sullo schermo del Genanometer visualizzerai un prospetto con gli indici rilevati, risultato delle misurazioni ottenute coi sensori professionali Genano, a confronto con i parametri ammessi dalla comunità scientifica per l’Indoor Air Quality.
Tutti i valori individuati contribuiranno a migliorare la salubrità all’interno dell’edificio: potrai comprendere facilmente il grado di sicurezza e mettere in atto eventuali azioni correttive.
Secondo le raccomandazioni generali, la temperatura ideale in ufficio durante la stagione invernale è compresa tra i 19 e i 21,5 °C. A causa delle preferenze individuali, solo l'85% dei lavoratori risulta soddisfatto della temperatura nell’ambiente lavorativo.
La percentuale di umidità relativa dell'aria interna non è un valore stabile ma in movimento costante. Ad esempio, a 5 °C il contenuto massimo di umidità dell'aria è di circa 4,8 g/m3 e a 20 °C di circa 17,3 g/m3.
La percentuale di umidità cambia in base alle stagioni e alle attività svolte all’interno dell’edificio, ciò richiede monitoraggio e bilanciamento.
In estate l'umidità dell'aria aumento a volte fino al 70%. In inverno, se superiore al 45%, può già causare danni all’edificio. Umidità al di sotto del 30% provoca invece sintomi alle persone.
Le polveri fini ed ultrafini possono provenire ad esempio da reazioni alla combustione, dal traffico, dalle emissioni industriali e dai materiali interni. È stato riscontrato che la loro inalazione prolungata nel tempo aumenta i sintomi nei soggetti immunocompromessi, nei bambini e negli asmatici, incrementando i ricoveri ospedalieri e la mortalità nei pazienti con gravi deficit respiratori e cardiaci.
Sulla base dei dati di ricerca attuali, si ritiene che il PM1 e le particelle fini (PM2,5) siano le più dannose per la salute perché riescono a penetrare fino agli alveoli polmonari.
Alla fine del 2019, la concentrazione media di anidride carbonica nell'atmosfera risultava lo 0,04%, ovvero 411 ppm.
Le principali fonti di anidride carbonica in ambienti indoor sono il respiro dell’uomo e l’aria esterna.
Una concentrazione troppo elevata di anidride carbonica nell'aria interna provoca una sensazione di affaticamento e mal di testa che si traducono inevitabilmente in una diminuzione della capacità cognitiva, dell'efficienza lavorativa e del comfort percepito.
Composti Organici Volativi (COV)
Appartengono a questa classe numerosi composti chimici diffusi negli edifici; uno tra i più pericolosi da un punto di vista tossicologico e mutageno è la Formaldeide. Varie possono essere le sorgenti per questi inquinanti: i prodotti cosmetici o deodoranti, i dispositivi di riscaldamento, i prodotti di pulizia, le colle, i solventi, le vernici e i toner delle stampanti. Alcuni COV sono riconosciuti cancerogeni per l’uomo.