Sono centinaia le installazioni di Sensori di monitoraggio dell’aria Airwits effettuate da Genano in Italia specialmente in aule scolastiche, laboratori di ricerca, sale museali, stanze di degenza ospedaliera, RSA e studi medici.
Questi dispositivi di misurazione multiuso sono dotati di sensori di alta qualità, batterie a lunga durata (5 anni) e si avvalgono della rete IoT Sigfox per la trasmissione di notifiche puntuali in tutto il mondo. È facile comprendere per quale motivo vengano preferiti ad altre tecnologie sul mercato.
Riportiamo esperienze dei nostri clienti
Vi sono Presidi Ospedalieri, come ad esempio l’Ospedale Sant’Andrea a La Spezia, che hanno acquistato nel tempo dispositivi di depurazione dell’aria Genano unitamente ai sensori Airwits per monitorare il miglioramento della qualità dell’aria così da rendere i dati visibili ai dipendenti e alle associazioni sindacali attente alla sicurezza sul lavoro.
Le Direzioni Sanitarie degli Ospedali richiedono la fornitura dei sensori per dar modo all’ingegneria clinica di avere un quadro chiaro e puntuale sugli inquinanti presenti nei reparti e sul posizionamento dei purificatori d’aria Genano.
In considerazione del fatto che la Tecnologia di decontaminazione Genano agisce su particelle di grandezza >0,003 μm, la riduzione del particolato aerodisperso implica la riduzione del rischio di trasmissione di malattie infettive aerotrasmesse.
I Sensori Airwits rilevano i dati ogni 10 o 30 minuti (secondo le necessità del fruitore) tramite grafici di facile comprensione.
L’invecchiamento naturale cui sono soggette le opere d’arte è fortemente accelerato dall’inquinamento ambientale. Tra le sostanze in grado di deteriorare un’opera d’arte, quelle considerate maggiormente aggressive sono i composti dello zolfo, gli ossidi di azoto, la CO2 e il particolato.
Con le nostre forniture di sensori Airwits alla società di servizi per musei Goppion Technology, abbiamo appreso come i dispositivi Tvoc e Co2 Plus sostengano il servizio di monitoraggio dell’aria presso importanti musei e possano considerarsi utili per le azioni correttivi da mettere in atto.
La pandemia ha messo a dura prova il "sistema scuola" e i responsabili della sicurezza si sono trovati a destreggiarsi tra nuove regole per tenere a bada il rischio di contagio virale tra studenti e dipendenti.
I recenti studi insegnano che in media bastano 10 minuti agli alunni di una classe per far passare la CO2 da 1.200 ppm a 5.000 ppm (all'aria aperta la soglia è in media 400 ppm). Inoltre, negli edifici scolastici di nuova costruzione, il cappotto termico, se non viene abbinato ad un buon sistema di ventilazione meccanico, porta a livelli di CO2 molto elevati.
Riportiamo l’esempio dell’ufficio tecnico dell’ I.S.I.S. Bassa Friulana, in provincia di Udine, che cercava soluzioni che potessero monitorare la qualità dell'aria (CO2, PM1, PM2,5, PM10, temperatura e umidità) e contenere la dispersione di calore che si ha con la ventilazione manuale.
Questo Istituto si è dimostrato un esempio di approccio professionale all'argomento: ha deciso di installare nelle aule delle tre sedi di Cervignano del Friuli, Palmanova e San Giorgio di Nogaro 34 sensori Airwits e, grazie al Totem Genanometer valutare in maniera semplice e in tempo reale quando i valori superano la soglia minima.
Nei laboratori universitari è di grande importanza conoscere i dati sulla qualità dell’aria proprio per la ricerca scientifica che i dottorandi vanno ad effettuare e per migliorare il piano di sicurezza all’interno delle Facoltà.
Si noti come la Scuola Normale Superiore di Pisa abbia richiesto la fornitura di:
- 22 Sensori Airwits CO2
- 17 Sensori Airwits PM1 PM2,5 PM10
- 15 Sensori Airwits TVOC
Inoltre, ogni sensore monitora temperatura ed umidità.
A corredo, sono stati richiesti cinque Totem Genanometer da dislocare nella Facoltà per mostrare i risultati ottenuti con un attento lavoro sulla qualità dell’aria indoor.
Un ottimo esempio per le nuove generazioni!
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